
Storia e cataloghi dei trenini elettrici della Lima SpA.
Lima Memory - Vintage
Sezione dedicata alla storica ditta Italiana produttrice di trenini elettrici di Vicenza.
Un patrimonio imprenditoriale e un pezzo di storia del "Made in Italy" passato di mano.

Negli anni ´50 l´Ing. Bisazza Ottorino era titolare della fabbrica Lima (Lavorazione Italiana Metalli e Affini) a Vicenza, specializzata nella lavorazione delle lamiere ricilclate dei treni bombardati, per la produzione di maniglie e porte. L´ingegnere seppe indirizzare l'attivitá produttiva della sua fabbrica verso la costruzione di giocattoli, carrozzine, automobiline, motoscafi, etc... fino alla specializzazione in modellini ferroviari, dapprima in metallo e poi in materiale plastico (e qui fu la svolta.) Isola Vicentina diventó ben presto il paese dei Trenini Elettrici, e la sua fabbrica sfornó modellini per la gioia di tanti bambini italiani per moltissimi anni. Infatti il prodotto che usciva dalla Lima era di buona qualità, i prezzi erano competitivi e accessibili alla fascia media della popolazione, che incominciava a vivere in quegli anni la prosperità derivante dal boom economico; e fu un successo. La nicchia del mercato, invece, continuo' ad essere nelle mani della comasca Rivarossi e della tedesca Marklin; infatti i locomotori e i vagoni Lima restarono sempre inferiori sul piano delle finiture e dei particolari. Anche la motorizzazione fu cambiata dai primi modelli; dalla seconda metà degli anni ´60 fu introdotto il motore G a 12 volt in corrente continua. I disegnatori della Lima progettarono in quel periodo tanti trenini elettrici colorati e attraenti, che esposti nei negozi attiravano l'attenzione di grandi e piccini. Negli anni ´80 la Lima arrivó ad avere 400 dipendenti e toccó gli apici di vendite. In questi anni la motorizzazione diventó cardanica per tutti i locomotori e anche il livello di qualità si avvicinó molto ai superdettagliati modelli della Rivarossi, ma da lì inizió il lento declino, soprattutto per la concorrenza dei video giochi elettronici. Nel 1992 la Lima fu acquisita dalla Rivarossi di Como, che in quel periodo incorporó anche la francese Joeuf e la tedesca Arnold (specializzata nella scala N), aziende anch´esse in crisi. Nel 2000 fu chiuso lo stabilimento comasco e tutta la produzione fu spostata a Isola Vicentina, gia' sede della Lima. Il perdurare della crisi del settore, le molteplici vicissitudini di politica gestionale e amministrativa, provocarono la crisi finale della Lima, che il 16.12.2004, fu acquistata per 8,000,000 di euro dalla società inglese Hornby (altro storico nome nel settore), che trasferí in Cina i macchinari, le migliaia di stampini e insomma tutta la catena di produzione.
Attualmente
La
Hornby commercializza i suoi prodotti in Italia con i quattro marchi
acquistati; i motori sono quasi tutti cardanici, mentre alcuni venduti come Lima Hobby Line mantengono
ancora il mitico motore G.
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